
Come lavarsi i denti
Per svolgere una corretta pulizia dei denti è necessario inclinare lo spazzolino a 45 gradi rispetto ai denti effettuando movimenti verticali rispetto alla superficie dentale, dall’alto verso il basso.
E’ molto importante che i movimenti coinvolgano l’intero arco dentale superiore ed inferiore, avendo cura di passare lo spazzolino anche nelle arcate interne e negli spazi interdentali.
Bisogna spazzolare anche la lingua per eliminare batteri e migliorare l’igiene della bocca, con effetti benefici anche sull’alitosi
Lo spazzolino: la testina dello spazzolino deve essere di dimensioni ridotte così che possa raggiungere facilmente tutti gli angoli della bocca per una pulizia più completa e profonda. Le spazzole devono essere fatte di setole artificiali, in nylon e di media durezza. E’ buona norma cambiare spesso lo spazzolino, almeno una volta ogni due o tre mesi. Per chi ha problemi a raggiungere le parti più profonde del cavo orale è consigliato l’uso dello spazzolino elettrico così da facilitare la pulizia dei denti.
Il dentifricio: svolge un’azione intensificatrice della pulizia realizzata con lo spazzolino. Vi sono vari tipi di dentifricio a seconda delle specifiche esigenze. Sono comunque particolarmente indicati dentifrici poco abrasivi, così da non rovinare la superficie dei denti, e ricchi di fluoro per proteggere i denti. Il filo interdentale: deve essere usato quotidianamente dopo l’igiene tramite lo spazzolino. Va passato tra i denti e sotto le gengive così da togliere residui di placca batterica che si annidano sui denti. Il colluttorio: ai fini di una corretta igiene orale non è obbligatorio l’uso del colluttorio. E’ comunque buona norma consultare il proprio dentista di fiducia riguardo all’uso di questo prodotto e farsi consigliare quello più indicato per la propria specifica situazione.
Avete mai pensato a quanti microbi possono essere contenuti all’interno del vostro spazzolino da denti? Secondo un recente studio dell’Università di Manchester sarebbero almeno dieci milioni i batteri che ostacolerebbero quotidianamente la nostra igiene orale. E il dato preoccupante è che tra questi potrebbero esserci perfino l’Escherichia coli e lo stafilococco.